giovedì 9 ottobre 2014

La biologia delle credenze di B. Lipton

A volte quando mi raffronto, direttamente o meno, con atteggiamenti mentali di alcune nature umane mi viene voglia di imprecare e magari anche insultare brutalmente. Poi entro in uno stato di consapevolezza e non lo faccio. Rimane il fatto però che rimango assai meravigliato, in senso negativo, e non so darmi pace di questo. Sarebbe perdonabile se le persone in questione fossero degli ignoranti, privi di una cultura medio-alta, zotici. Ma no, ho a che fare con persone che hanno studiato, scienziati (scientisti sarebbe meglio definirli), medici, anche persone spirituali (ehm... sacerdoti!?). Ho a che fare spesso indirettamente, nel senso che mi trovo ad ascoltarli perché espongono le loro idee magari in televisione o su altri mezzi di comunicazione. A volte ci parlo anche direttamente e ho la possibilità di sondare il loro “acume mentale”, e quasi sempre ho la saggezza di non intavolare mai una discussione senza fine, cercando di far loro capire la visione ristretta che si ritrovano. A chi magari sta già pensando che sto peccando di mancanza di umiltà posso dire che trovo più saggezza in un contadino che mi spiega come e quando, regolandosi con le fasi lunari, piantare le patate, che in un medico che mi espone l'eziopatogenesi della poliartrite reumatoide. Ma arrivo al nocciolo di questo discorso. Il grosso guaio di questi studiosi è quello di ragionare e dedurre con metà cervello. Ragionano per causa-effetto. Hanno un tipo di ragionamento che si può definire galileiano o newtoniano che dir si voglia, ovvero un metodo scientifico che funziona benissimo in ambito macroscopico ma che si rivela fallace in ambito microscopico. Il bello è che sono in ritardo rispetto ad alcune materie scientifiche di diversi decenni, per non dire un secolo e più, e non se ne rendono neanche conto. La matematica e la fisica sono avanti rispetto a tutto il resto. In matematica per esempio abbiamo il numero immaginario: 1 al quadrato fa 1, come pure -1 al quadrato da sempre 1, da questo si deduce che la radice quadra di 1 può dare come risultato sia 1 che -1, e la radice di -1? In realtà non esiste, è un numero immaginario. Questo numero però si usa nelle formule in vari ambiti scientifici, questo ha un riscontro e un effetto eccezionale per la nostra logica, stiamo usando un numero che non esiste, che fa parte magari di un'altra dimensione. In fisica poi abbiamo tutta una serie di teorie e scoperte che hanno oramai stravolto il modo di vedere causalistico della realtà: relatività, fisica quantistica, principio di indeterminazione, teorema di Bell, fisica di Bohm, teoria delle stringhe, sono le principali scoperte recenti, per modo di dire, che ci fanno vedere il mondo diversamente da come lo vedevamo prima. Ma allora? Tornando ancora a ragionare su questi personaggi di dubbia intelligenza sono giunto a considerare due diverse possibilità: o sono realmente stupidi, nel senso che usano, magari anche molto bene, solamente il lobo sinistro del loro cervello per dedurre e ragionare, oppure sono collusi. Collusi con poteri che hanno tutti i vantaggi a lasciare le cose come stanno, per cui niente energia da fusione fredda, niente cura definitiva per il cancro o altre malattie degenerative, niente macchine antigravità, niente beni di prima necessità gratuiti per tutti gli abitanti del pianeta, ecc. ecc. Un metodo veloce per scoprire questi “geni” dei nostri tempi è quello di iniziare una discussione su argomenti non dimostrati o non dimostrabili. Parlate per esempio di alieni, esseri disincarnati, levitazione, bilocazione, sogni lucidi, oppure cura del cancro con clisteri al caffè o olio di cannabis o ancora con lo sblocco di energie emozionali e traumi repressi, ecc. ecc., se riscontrate una negazione assoluta avrete a che fare con un emicerebrato. Non che gli manchi metà cervello, ma questa metà non la usa affatto. Oppure, cosa peggiore, è colluso. Ma vediamo il libro. Bellissima lettura questa, dove la cellula è la protagonista indiscussa della prima metà del libro. Libro scientifico ma non solo, che pone l'accento sull'importanza dell'influenza dell'ambiente esterno rispetto all'importanza della genetica. Ovvero la genetica conta molto ma non è vista in senso tradizionale, che si è scoperto conta molto poco, ma una genetica di tipo energetico, comportamentale ed emozionale. Lipton è un biologo di nuova generazione che ha capito, attraverso momenti di intuizione ed ispirazione, che la biologia classica, basata anch'essa sulle leggi newtoniane, non era più in grado di evolvere. Rimanevano infatti dei problemi insoluti e l'unica maniera di risolverli era quella di cambiare rotta e studiare la biologia con un approccio energetico e quantistico, non più meccanico e causalistico. Lipton scopre per esempio che il cervello della cellula non è il nucleo contenente il DNA, ma la membrana che contiene proteine recettori ed effettori che servono per la comunicazione esterna. Un capitolo è dedicato alla fisica quantistica, un altro descrive l'importanza delle credenze e come queste influenzino le cellule e tutto il nostro essere. Un altro capitolo parla di stress e in un altro troviamo informazioni importanti sull'essere genitori consapevoli. Un'appendice è dedicata alla breve descrizione della tecnica Psych-K di R. Williams, tecnica che serve a cambiare le nostre credenze per consentirci di avere una vita piena, felice ed appagante. Un libro da leggere assolutamente, scritto in maniera chiara anche per chi sa poco o nulla di fisica o biologia, l'autore infatti si fa capire molto bene e non usa concetti difficili ed incomprensibili, il libro infatti è dedicato al largo pubblico. Chiudo rivolgendomi a tutti quegli scienziati, medici, studiosi, che ancora si ostinano a seguire la strada tracciata dalla logica e dalla razionalità: non vedete attorno a voi che le cose stanno cambiando? Anche se con molto ritardo molti vostri colleghi illuminati hanno finalmente aperto gli occhi, cosa aspettate? Siete così stupidi e sciocchi? Pensate davvero che l'universo sia spiegabile con le vostre miserevoli teorie? I risultati parlano chiaro: avete fallito! Se poi siete collusi vi chiedo di mettervi una mano sul cuore, la vostra coscienza vi dice nulla? O forse ne siete privi?
Acquista il libro su Amazon, su Ibs, su InMondadori o su:
vai al sito macrolibrarsi Acquista Online su IlGiardinodeiLibri.it

2 commenti:

  1. Ciao Simone, io faccio l'informatore medico scientifico per prodotti omeopatici e mi ritrovo moltissimo nel discorso iniziale che hai fatto in questo articolo. Con l'esperienza ho imparato che quando una persona non è pronta ancora per certi discorsi bisogna lasciarla andare per la sua strada senza forzare. Ma a volte ho capito che se si pianta un seme, il subconscio di certe persone riesce a focalizzarsi. Il dubbio è il volano del cambiamento. La consapevolezza è il primo passo di un percorso perchè segna la via. Io ho conosciuto la Biologia delle Credenze perchè il mio subconscio mi ci ha portato. Da li ho iniziato un percorso di conoscenza di me stesso e di cambiamento profondo. Ed è fantastico. Complimenti per il tuo blog e continua come me a diffondere la tua consapevolezza con amore.

    RispondiElimina
  2. Grazie Michele del tuo bellissimo commento. Mi ritrovo d'accordo con tutto ciò che dici. In effetti non sono per la "sindrome del missionario", una persona deve evolvere da sola senza forzature, tuttalpiù si devono lasciare tracce che le persone "pronte" possono cogliere e far proprie, scrivendo libri, articoli, ecc. La consapevolezza, come dici tu, è infatti un dono che abbiamo smarrito e che prima o poi siamo destinati a riacquistare. Grazie di cuore...

    RispondiElimina