giovedì 7 agosto 2014

Il destino come scelta di T. Dethlefsen

Oramai sono diversi anni che la scienza è ad un punto di svolta. Si è passati da un concetto scientifico di tipo deterministico ad un nuovo paradigma. La nuova scienza si occupa e spiega concetti come la creazione della realtà da parte del proprio io interiore, l'interconnessione di tutti gli esseri viventi e non, il concetto di miracoli di qualsiasi natura siano, insomma tratta una serie di argomenti che prima erano studiati solamente dalle cosiddette scienze esoteriche. A dire il vero il sentore di un nuovo modo di intendere l'universo e la realtà da parte della scienza ha cominciato a svilupparsi diversi decenni fa. A cominciare da Einstein, poi con la fisica quantistica, poi il contributo di Heisenberg col suo principio di indeterminazione e poi col teorema di Bell, dimostrato praticamente nei primi anni ottanta del novecento da Aspect. Per finire abbiamo Bohm che con la sua fisica dipinge un universo di tipo olografico, e Pribram che propone l'idea che il cervello sia come un lettore che legge informazioni in questo gigantesco ologramma. Gigantesco per modo di dire dato che in questo universo lo spazio esiste solo virtualmente e tutto è racchiuso in un punto. Tutti questi studi e teorie dicevo sono abbastanza datati, ma si sa, l'uomo è duro di comprendonio e ci vuole tempo perché digerisca simili informazioni. Ora a livello globale assistiamo ad un cambiamento, sempre più persone si interessano a questi nuovi studi e li collegano magari alla propria vita, ad eventi accaduti, a possibili miracoli. Riescono anche a modificare la realtà che li circonda a proprio piacimento ora che sanno che questo è possibile. Vi sono insomma spiegazioni razionali e scientifiche date da eminenti studiosi e scienziati. Come se ce ne fosse stato bisogno. Guarda caso le stesse verità che stanno emergendo venivano studiate ed insegnate anche nell'antichità in diverse scuole esoteriche. Queste discipline venivano e vengono chiamate in modi diversi: Alchimia, Kabbalah, Astrologia, Sciamanesimo, Magia, ecc. L'uomo completo lo ha sempre saputo. Per uomo completo intendo quello che ha sviluppati entrambi i lettori olografici del cervello, quello che legge l'ologramma con due testine. Gli altri, quelli che io chiamo emicerebrali, hanno sempre e solo usato la testina di sinistra, hanno sempre letto il tangibile, il dimostrabile, il verificabile e purtroppo per loro hanno perso il miracolo dell'imprevedibile, del meraviglioso. Sono magari persone intelligentissime, colte, ma pur sempre limitate. A queste sfortunate persone manca quel quid in più, Malanga direbbe che sono prive di anima, probabilmente hanno un'anima a livello potenziale ma è scollegata, non hanno cominciato a cristallizzare il corpo dell'anima, quello che viene chiamato in alchimia Corpo di Gloria. Le scuole e le università certo non fanno in modo di sviluppare uomini completi ma alimentano il sapere dell'uomo incompleto. Sarebbe ora di cambiare totalmente i programmi scolastici e universitari perché stanno sfornando continuamente persone materialiste, prive della vera conoscenza e di conseguenza tendenti a vivere una vita mediocre, a volte miserabile.
Ma veniamo al libro. È un po' datato, fine anni settanta, e al tempo della sua uscita le menti dell'umanità non erano così aperte come ora, ma non per questo non merita una lettura, anzi. L'autore provoca la scienza definendola incompleta perché insiste nello studiare solamente il tangibile, (ora abbiamo visto che le cose stanno cambiando). Propone quindi un'immagine esoterica del mondo, spiegando e affrontando vari temi. Questa sorta di psicologia esoterica consente dunque di capire meglio la realtà in cui viviamo e di percepire il mondo con occhi nuovi, di trovare risposte a domande che rimarrebbero solo domande, di capire e comprendere anche il significato della malattia e della morte. Strutturato in nove capitoli, nel primo “Esoterismo: il modo non scientifico di considerare la realtà” viene descritta e data una definizione di esoterismo e spiegata la filosofia ermetica. Nel secondo “Ipnosi: una caricatura della realtà” viene descritta la storia e l'uso che si può fare della tecnica ipnotica in ambito terapeutico. Nel terzo “La polarità della realtà” troviamo che la vita è un eterno divenire e la realtà esterna è specchio di quella interiore. Nel quarto “Astrologia: una rappresentazione della realtà” viene descritta questa disciplina e l'uso che si può fare del proprio oroscopo. Nel quinto “Malattia e guarigione” troviamo il senso destinico della malattia e della morte, in più una spiegazione dell'efficacia dell'omeopatia. Nel sesto “Creazione e peccato originale” troviamo risposte sul perché della creazione e ancora sul senso della malattia. Nel settimo “La reincarnazione: ritmo di tutto ciò che vive” tratta della plausibilità e unica spiegazione razionale rispetto ad altre credenze della teoria della reincarnazione. Nell'ottavo “La terapia della reincarnazione: una via per raggiungere la completezza” troviamo una descrizione esoterica del senso della reincarnazione e dell'evoluzione delle anime. Nel nono “La vita quotidiana come rituale” c'è l'invito ad approciarsi alla vita in maniera diversa, più profonda e spirituale. Un libro ricco di informazioni per chi magari comincia a prendere contatto con l'esoterismo, chiaro, esposto bene e di facile lettura. Libro consigliato senza dubbio.
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