martedì 11 marzo 2014

Il miracolo più grande di Osho


Nel mercato editoriale italiano sono presenti sicuramente più di un centinaio di libri di Osho. Molti editori si sono interessati nella pubblicazione di libri di questo maestro contemporaneo, e non a torto, infatti Osho ha avuto e continua ad avere un successo clamoroso nel pubblico che cerca una lettura che parla di spiritualità e crescita personale. Qualcuno forse si sarà accorto che anch'io nutro una particolare simpatia per questi libri che, se qualcuno non lo sapesse, non sono libri scritti dallo stesso Osho ma la trascrizione letterale delle conferenze e discorsi che il maestro stesso teneva ai propri discepoli. Qualcun'altro forse non si accosta a queste letture pensando che siano libri che parlano di religione, è vero piuttosto il contrario, parlano di spiritualità non di religione (sono due cose molto diverse). Ma non voglio descrivere il pensiero, la vita e la filosofia dell'autore (si può benissimo informarsi di ciò su qualche enciclopedia online presente in rete), come non mi piace soffermarmi sulla biografia di nessun autore che tratto qui, ma piuttosto descrivere il libro e consigliarlo o meno (di solito li consiglio tutti anche perché quando leggo un libro che mi dice poco o nulla non mi va neanche di scrivere dei post).
Il libro è piacevole nella lettura, scorrevole, una descrizione e interpretazione di alcuni passi dei vangeli, dalle beatitudini al passo che descrive la necessità di riconcigliarsi con il proprio fratello prima di offrire doni a Dio, fino al passo di pregare il Padre in segreto. Come spiega lo stesso Osho l'interpretazione del vangelo fatta e spiegata dalla religione è fuorviante e fatta apposta per incatenare menti e anime al potere ecclesiastico (ma non voglio qui entrare in una dissertazione cospirazionista nei confronti della chiesa che ha fatto quello che doveva fare, nel bene e nel male). Osho spiega il vero significato dei vari passi evangelici come li intendeva lo stesso Gesù, essendo egli stesso un risvegliato o illuminato come molti altri grandi maestri della storia.
Ogni capitolo è inframezzato da altri nei quali Osho risponde alle domande poste dai suoi discepoli. Questa è una forma che si trova in molti altri libri di Osho, capitoli che spiegano e commentano degli autori o dei libri sacri antichi alternati a capitoli di domande e risposte.
Il tono è tipico di Osho che a momenti è anche molto divertente ed ironico, per esempio (questa non riesco a non raccontarla) racconta che...
...un giorno Gesù dall'alto desidera tornare sulla terra a vedere com'è e porta con sé il buon Pietro. Arrivati sulla terra Gesù dice a tutti chi è egli stesso ma naturalmente nessuno gli crede. Allora decide di organizzare un evento il tal giorno in cui farà il miracolo di camminare sulle acque di un lago. La notizia fa scalpore cosicché il giorno fissato arrivano giornalisti e tv per riprendere il miracolo. Gesù e Pietro prendono una barchetta e si allontanano dalla riva, Gesù si mette sul bordo e salta in acqua e... va a fondo. Pietro si affanna per tirarlo su mentre i giornalisti se ne vanno ridendo. Dopo un po' Pietro chiede a Gesù: “ma come Maestro, cos'è successo che questa volta non ce l'hai fatta a camminare sull'acqua?”, e Gesù: “Taci, l'altra volta non avevo mica questi maledetti buchi nei piedi...”
Ecco il tono che si trova in questo libro, bello, illuminante e divertente.
Purtroppo però questa edizione è parziale rispetto all'edizione americana, infatti sono solo i primi cinque capitoli del libro “I Say Unto You” (edito in due volumi credo), che comprende molti più capitoli. Gli altri tradotti? Non lo so, se qualcuno ne sa qualcosa può farmelo sapere nei commenti? Grazie.
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